Live Report: Motta live al Monk di Roma

Live Report: Motta live al Monk di Roma

Motta ha fatto un vero e proprio concerto da Sold out al Monk di Roma il 7 Dicembre 2016.
Un concerto iniziato purtroppo con un ritardo esagerato, dovuto a problemi tecnici ripetuti e che a tratti sembravano irrisolvibili, sfociati poi in circa un'ora di live scatenato e ballabilissimo.
Mentre sul lato Ristorante del locale il pubblico ha potuto godere fin dalle 21.30 circa del reading di Alessandro Pieravanti per il suo libro ''500 e altre storie'', verso le 23 il primo brano che la formazione di Francesco Motta ha performato sul palco del Monk Club è stato 'Se continuiamo a correre' con il cantante in formissima, saltellante e diviso tra microfono e sezione ritmica.
Tra gli applausi si è passati a 'Del tempo che passa la felicità' brano che ha visto il ripetersi di problemi audio e di resistenza di vario genere, che hanno rimandato il live vero e proprio a forse più di un'ora dopo.
Risolti i problemi tecnici, per il pubblico accorso a riempire il Monk Club, Motta ed i suoi, tra cui Federico Camici, Francesco Felcini, Giorgio Maria Condemi e Andrea Marmorini, è 'Prima o poi ci passerà'.
Si passa energicamente alla splendida 'Mio padre era comunista', che rilassa e mette un sorriso sulle labbra, mentre si battono le mani e si passa all'altra figura familiare spesso citata da Motta, la madre. E' infatti 'Una maternità', che è poi un pezzo sulla consapevolezza e sulla stanchezza di situazioni complesse, con cui ad un certo punto della nostra vita possiamo andare a scontrarci. La dolcezza è però un punto fermo delle liriche e del senso dei brani di Motta, come avviene nel brano che l'artista ha inserito subito dopo in scaletta, 'Sei bella davvero' che come sappiamo è dedicata ad un trans e alla bellezza di una vita difficile ma vissuta con il giusto spirito, quello che fa ballare e che fa vivere fino in fondo.
E' quindi il momento della prima canzone in scaletta non tratta dal suo ''La fine dei vent'anni'', ovvero 'Fango' della band che ha portato Francesco Motta mille volte sui palchi, i Criminal Jokers.
Poi si torna a noi, e al pubblico che con questo disco ha conosciuto il cantante protagonista della serata. Torniamo infatti a 'La fine dei 20 anni', ripassando per i Criminal Jokers con 'Cambio la faccia'.
Il primo bis si colora con la ritmata e sensuale 'Roma stasera' e procede con 'Abbiamo vinto un'altra guerra' ed infine il ritorno, ultimo, sul palco di Motta e della sua band li vede suonare una canzone che è anche un inno. Questo secondo bis è infatti dedicato a 'Prenditi quello che vuoi' che si configura come acclamatissimo e degno simbolo di una generazione che dalla vita vuole avere tutto quello che merita, perché il mondo che ci è stato affidato in eredità non è un mondo facilissimo e nemmeno tanto comodo, ma è un mondo che può ancora regalarci emozioni e farci vivere con sentimento: questo live ne è stato un po' la metafora, essendo cominciato con difficoltà e frustrazione ma essendosi concluso con gioia e soddisfatta armonia.

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