Speciale Sziget - Nightguide intervista i Bowland, rivelazione di X-Factor 2018

Speciale Sziget - Nightguide intervista i Bowland, rivelazione di X-Factor 2018

Durante la bellissima esperienza estera dello Sziget Festival, che noi di Nightguide abbiamo avuto l'onore e il piacere di vivere lo scorso agosto a Budapest, abbiamo avuto il piacere di incontrare anche tanti artisti nostri connazionali e tra questi non potevano mancare i membri della band rivelazione della scorsa edizione di X-Factor.
Loro ovviamente sono i Bowland che, per quei pochi che non li conoscessero, sono un trio di amici che hanno dato vita a questo interessantissimo progetto musicale nato a Firenze ma che affonda le sue radici a Teheran, città di origine di Lei Low (voce), Pejman Fa (noise) e Saeed Aman (order).
La musica dei Bowland, nel panorama italiano, rappresenta una ventata di novità e di raffinatezza in uno spazio dove atmosfere fluttuanti e suoni insoliti si fondono con voci eteree e ritmi groovy; è un'ascesi, una terra sognata e sognante dove i tre ragazzi sono arrivati senza pianificarlo.
Dopo la loro esperienza ad X-Facotr, il viaggiodei Bowland è partito e vuole accogliere tutti, con un nuovo album e tanto altro da vedere e ascoltare. Perchè BowLand è un pianeta tutto da scoprire.

NG. Da X-Factor allo Sziget in pochissimo tempo: come avete vissuto questi mesi?
Come una montagna russa, è stato bellissimo ma anche molto difficile, sono successe un sacco di cose, siamo stati molto impegnati ma anche contentissimi, soprattutto i concerti stanno andando alla grande!

NG. Direi che il pubblico italiano vi ha accolto benissimo!
Si, ci danno sempre tanto amore.

NG. Dalle auditions tutti sanno che i Bowland sono nati quasi per caso, vi conoscevate e avete scoperto che lei aveva una voce pazzesca e vi siete trovati. Quando avete iniziato e siete andati a fare le audizioni, vi sareste aspettati che gli Italiani avrebbe accettato cosi entusiasticamente un genere di musica che qui da noi non c'è e non è mai stato considerato?
No per niente, all'inizio pensavamo che forse fuori Italia la nostra musica avrebbe potuto funzionare, infatti pensavamo di proporci ad etichette straniere. 
Abbiamo partecipato ad X-Factor totalmente a caso e non avremmo mai pensato di poter andare avanti nel programma, proprio per la nostra tipologia di musica. È stata una grande sorpresa per noi.

NG. Per capire la portata del vostro successo, molti in Italia non conoscono i Sigur Ros, ai quali la vostra musica si rifà molto,  ma conoscono i Bowland! Speriamo che siate il vettore per sdoganare della musica più ricercata e raffinata.
Speriamo di si, se questo cambiamento succedesse saremmo davvero onorati.

NG. Il livello di ricerca e di sperimentazione che voi mettete nella musica è elevatissimo e quasi maniacale, considerando che siete all'inizio, Quando eravate dentro ad XF lessi su alcuni articoli dell'epoca, che ciò che facevate poteva risultare artificioso “giusto per mettere degli ornamenti”. Se aveste avuto modo di rispondere a chi affermava ciò, cosa avreste detto?
Quando facciamo musica partiamo sempre da ciò che abbiamo intorno, che può essere una chitarra o come può essere una pentola e dal momento che questo oggetto entra nel pezzo, questo rimane, quindi quando suoniamo live cerchiamo di utilizzare il più possibile tutti questi oggetti acustici che abbiamo utilizzato in fase di registrazione, in cui cerchiamo sempre di registrare in modo acustico senza usare programmi; registriamo il suono di quel oggetto e poi mettiamo qualche effetto. Una cosa importante di quando decidiamo cosa suonare e cosa no dal vivo, è il livello di emozione che riusciamo a trasmettere suonando quel oggetto, quindi se il suono di un bicchiere in confronto a quello di un didgeridoo può sembrare meno importante non è quello che ci fa scegliere, ma la trasmissione di emozione che esso da. Viene meglio col bicchiere lo faccio col bicchiere.

NG. Programmi futuri che ci potete anticipare?
Facciamo The Voice quest'anno! (ridono)

NG. Come giudici! Ahah
A parte gli scherzi, stiamo lavorando al disco. Appena termina il tour ci dobbiamo mettere a lavorare duramente per farlo uscire entro fine anno o al massimo per i primi mesi del 2020. Abbiamo già dei pezzi, ma dobbiamo farne di nuovi, quindi siamo contenti di dover tornare in studio!

NG. Mi è venuta in mente una battuta bruttissima ma non vorrei essere scortese. Per fare il nuovo album andrete a comprare gli strumenti all'IKEA? 
È una buona idea! ahahah se arriviamo alla produzione di massa forse ci servirà! 

NG. Che cosa significa per voi la musica definendola in tre parole?
Emozione, connessione e sincerità.

Intervista a cura di Luigi Rizzo.
Foto a cura di Elisa Hassert.
 
 

Articoli correlati

Interviste

Intervista a Simon Schiele, autore del romanzo “Jäck atto III: La Stirpe Antica”.

21/03/2024 | Bookpress

Simon schiele è nato a torino nel 1996; nonostante la sua giovane età, ha già all'attivo cinque romanzi. L'autore ha mantenuto la promessa fatta al sé stesso bambino:...

Interviste

Intervista ad Alessandro Niccoli, autore del romanzo “La Ragazza che abbandonò il Destino”.

07/03/2024 | Bookpress

Alessandro niccoli è nato a s. Miniato nel 1968 ed è un avvocato e scrittore. Da sempre si batte contro le discriminazioni, e in favore dell'ambiente e degli animali; i...

Interviste

Intervista a Rosalba Trabalzini, autrice del saggio “La rabbia. Analisi di cinque casi di violenza”.

15/02/2024 | Bookpress

Rosalba trabalzini è nata a roma nel 1950 e lavora in ambito psichiatrico fin dal 1969; ha iniziato come infermiera psichiatrica e poi si è specializzata come psicologo...

424677 utenti registrati

17086409 messaggi scambiati

17544 utenti online

27948 visitatori online