Nightguide intervista i Lead To Gold

Nightguide intervista i Lead To Gold

I LtG|LeadtoGold esordiscono a maggio 2015 con l'Ep autoprodrotto “Less is More”. Il progetto LtG prende vita a Siracusa nel 2014, con l'incisione del brano e la produzione del video “Where'd You Run”, il tutto fatto con il solo ausilio di uno smartphone: sonorità new-wave e post-punk caratterizzate da un accentuato minimalismo racchiuso all'interno di una struttura pop. Sempre seguendo l'indole Diy nei mesi successivi producono l'Ep d'esordio “Less is more” accompagnato dall'uscita dell'omonimo video. Downtempo, atmosfere cupe e scarne, in uno spazio sonoro ipnotico. I territori elettronici in cui si muovono i tre giovani siciliani strizzano l'occhio ai gruppi inglesi della “Scuola di Bristol”. I lavori in studio hanno dato seguito ad un'intensa attività live che li ha portati ad esibirsi sui palchi e nei festival più importanti della regione e non solo tra i quali: Zanne Festival, Teatro Coppola - teatro dei cittadini, Arezzo Wave Sicilia, Mirtorock Contest, Gay Pride Catania, Shortini Film Festival.
Dopo i consensi ricevuti con l'Ep “Less Is More” del 2015, i giovanissimi siciliani LeadtoGold sono pronti per il grande salto con l'album d'esordio “I” in uscita il 27 aprile su etichetta Weapons Of Love. Gli intrecci di chitarre noir cavalcano ritmi downtempo. La voce indolente di Sebastiano accompagna l'incedere ipnotico di brani come “Where'd You Run” o “Room 101”; a farle da contraltare quella sensuale di Giulia, che riscalda i toni in “Ebony” e “Bob John”. I bassi, profondi la fanno da padrone e rappresentano la cifra stilistica di un disco sinistro e con una forte connotazione erotica. Tutto questo circoscritto all'interno della forma canzone. La tracklist disegna un percorso circolare, che inizia con “Where'd You Run”, primo brano scritto sotto il nome LeadtoGold, e si chiude con “Who Get Around”, la composizione più recente. Un percorso disseminato di riferimenti di vario genere: Acid House di Irvin Welsh (“EuroTrash”), il George Orwell di 1984 nella già citata “Room 101”, la pellicola American Beauty nell'intro di “Millionaire”, con intermezzi affidati ad inquietanti stralci di interviste a Charles Manson. ​

Li abbiamo intervistati. 

Ciao, il 27 aprile esce ''I'', che tipo di disco è?
Ciao!
È un disco che parla di ossessioni, di paranoia, sesso e vacuità.
Crediamo sia un disco pop, ma che presta il fianco a quel lato oscuro delle nostre personalità e, in generale, ai tempi che viviamo. 

Il vostro album di debutto conta ben tredici tracce: è stato un lungo processo quello di realizzazione del prodotto finale?
Parecchio. Seguiamo praticamente ogni singola cosa del nostro progetto, dalle grafiche, foto e video; oltre ovviamente all'intera produzione del disco, che abbiamo interamente registrato e mixato in autonomia (Mastering escluso, a cura di Andrea Suriani). 

Quante cose sono cambiate dai tempi dell'Ep “Less Is More”?
Il messaggio e il “mondo” che portiamo avanti non tanto.
Ad essere cambiata è la nostra consapevolezza e maturità; aver prodotto per intero il disco è stato una grande banco di prova dal quale sentiamo di esserne usciti accresciuti.

Di che tipo di influenze risentono questi brani?
Da un punto di vista compositivo guardiamo molto al pop e alla new-wave degli anni 80 (Duran Duran, Tears for Fears). In generale ci ispirano quegli artisti che potremmo definire “pop”, ma che hanno trovato un modo del tutto personale di comunicare come Lana Del Rey o Marylin Manson. Da un punto di vista produttivo e di arrangiamenti strizziamo l'occhio al trip-hop di Bristol e alle recenti produzioni di Kendrick Lamar o Kanye West.

Il vostro è un rock sensuale: come costruite i pezzi?
Siamo una band anomala: prima nasce il brano e poi la sua esecuzione in sala prove. È un ibrido, siamo a metá tra i producers e una band vera e propria. Spesso nasce tutto da una suggestione in studio, che prende forma e viene rielaborata fino ad assumere definitivamente corpo.



Quali sono i brani che non vedete l'ora di suonare sui palchi?
Eurotrash su tutti. È un brano che crea tensione nei primi minuti per poi esplodere nel crescendo finale; ci galvanizza parecchio.

E chi sono gli artisti - italiani o a livello nazionale - che apprezzate di più e con cui gradireste collaborare?
Tra i big della scena indipendente sicuramente Iosonouncane. DIE è stato un disco di una ricercatezza poetica e sonora che ci ha particolarmente colpito. 

A quando il tour?
Stiamo chiudendo alcune date in giro per l'Italia e sicuramente nei mesi successivi all'uscita del disco avremo modo di portarlo in giro. 

 
Ed infine, quali sogni nel cassetto restano ai LeadtoGold?
Suonare “Where'd You Run” alle fine di una puntata di Twin Peaks 4 alla Roadhouse :D
 

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